6 Marzo 2020
Cari Colleghi,
avrete visto che OCF ha proclamato l’astensione dalle udienze da oggi sino al 20/03.
Dopo un momento di perplessità iniziale ed acquisiti informali pareri di esperti anche a livello locale, che ci hanno informato che evitare occasioni di diffusione del virus ha anche la finalità di contrastare il verificarsi di picchi di contagio che renderebbero poco gestibile l’emergenza a livello sanitario, riteniamo che bene abbia fatto l’ OCF a trovare un rimedio che serve laddove forse sarebbero stati opportuni provvedimenti di derivazione ministeriale. Ieri è stato diffuso il VADEMECUM per l’astensione, la quale presenta caratteri inediti rispetto alle precedenti e che, a mio parere comporta la legittimità anche di un’adesione differenziata, a seconda della presenza di eventuali rischi per la posizione del cliente o parte assistita, sulla base della prospettazione dei quali, detta parte VI abbia indicato di non astenerVi. Per ciò che concerne il penale, a livello locale vigeva la prassi per i difensori di essere presenti all’udienza per annotare il rinvio, comportamento sconsigliabile in questo frangente. Si potranno utilizzare allo scopo mezzi telematici o telefonici.
Nel corso di riunione straordinaria di ieri con le Presidenze del Tribunale e con rappresentanti delle Cancellerie, è emersa l’opportunità di contenere, nell’interesse di tutti, nel minimo assolutamente indispensabile le presenze fisiche negli Uffici, con analoghe raccomandazioni anche alla clientela. Per ciò che concerne i testimoni, qualora l’emergenza dovesse protrarsi, potrebbe essere inserito nelle intimazioni l’avviso che l’intimazione stessa dovrà essere portata con sè dal teste, al fine di esibirla ai controlli all’ingresso, per documentare la necessità di accedere.
Gli esperti, di qualsiasi foggia e colore paiono concordi nel ritenere che le misure precauzionali in tanto sono efficaci in quanto gestite con senso di responsabilità da ciascuno di noi e dunque confido che, anche sulla base della nostra attitudine ad agire in tal senso, la ragionevolezza e la prudenza vengano impiegate nella misura, notevole, richiesta dalle circostanze, facendoci parte diligente nell’evitare assembramenti in prossimità delle zone di accesso, anche per rispetto del personale che in tali zone è tenuto ad operare ed al quale devono essere assicurate, PURE con la nostra attiva collaborazione, le condizioni di lavoro meno pregiudizievoli. A tale scopo, chiunque di noi dovrà adoperarsi perché le parti private ed i testimoni, eventuali, indotti nell’interesse delle medesime siano preavvisati della mancata celebrazione delle udienze derivanti dall’astensione.
Con provvedimento di ieri, che sarà anch’esso pubblicato, il CNF ha temporaneamente sospeso gli obblighi formativi. Sul punto ritorneremo con specifica circolare.
Il solerte Consigliere Segretario segnala poi che le Corti d’Appello di Roma e FIrenze hanno emanato direttive sulla base delle quali l’astensione proclamata da OCF non è ritenuta legittima. E’ un’altra conseguenza dell’assenza ministeriale e che potrà ingenerare un contenzioso pressochè infinito, qualora gli Uffici non valutino il senso di responsabilità sotteso all’astensione, che ce lo mette al posto di altri che evidentemente adottano delle logiche diverse da quelle correnti.
Penso di poter dare per assodata la non negativa considerazione da parte della Magistratura cuneese delle ragioni effettive che hanno indotto l’avvocatura ad astenersi.
Auspico ed il Consiglio con me, che il CNF sappia stigmatizzare tale vacanza decisionale che rischia di gettare nel caos gli Uffici giudiziari. Voci al momento non verificabili sostengono che gli Uffici del Ministero sarebbero inaccessibili al pubblico.
Buona giornata, nonostante il coronavirus.
IL PRESIDENTE
Avv. Claudio MASSA
Modificato: 8 Aprile 2021